“Il lento inverno” il film che racconta il dopo terremoto di Norcia del 30 ottobre 2016 è online. Il lungometraggio di 91 minuti del regista Andrea Sbarretti è ambientato nella valle nursina: le locations principali sono Norcia, Castelluccio di Norcia, Campi di Norcia, Scheggino.
E’ la storia di una famiglia di agricoltori: Maurizio e Stefania, il loro figlio Pier e il fratello di Stefania. Tutti quanti vivono nell’unica casa rimasta agibile dopo il terremoto. Siamo nel 2017, è ottobre e ci si prepara a passare il secondo inverno da terremotati. L’attenzione dei media è calata e gli abitanti di queste zone, iniziano probabilmente a sentire il peso della solitudine. Il lavoro non c’è, i posti di ritrovo non sono più quelli di una volta. Il ricordo di quella mattina è sempre presente, soprattutto nelle parole del protagonista Benedetto che spiega a Claudia quegli attimi terribili. Il tetto è iniziato a crollare e la morte in quel momento sembrava veramente vicina.
“Il lento inverno” dopo l’uscita in alcune sale cinematografiche umbre e la selezione al Festival del Cinema di Benevento (uno dei più prestigiosi del panorama indipendente italiano) è stato messo online, per dare la possibilità a tutti di essere visto e nello stesso tempo di mantenere alta l’attenzione sul problema della ricostruzione.
“Il mio rapporto con Norcia e la Valnerina tutta è quasi fraterno. Sono molto affezionato a queste zone, essendo anche io un abitante della bassa Valnerina. Norcia, Castelluccio, ma anche Serravalle, Scheggino, Preci, sono tutte zone che amo e che frequento. E poi c’è il fiume Nera, vera colonna dorsale dell’ Umbria che scava delle gole inaccessibili e misteriose. Umide e buie anche in estate. Io non faccio film partendo da una trama, ma da un luogo che vorrei frequentare e raccontare. Da prima del terremoto volevo raccontare Norcia: l’ho fatto in un documentario del 2015 (La mia Norcia). Passato questo evento tragico, con discrezione sono tornato in questi luoghi e lentamente ho girato il film, assorbendo tutto ciò che questa natura incontaminata trasmette. E’ da un po’ di tempo invece, che vorrei raccontare Cascia. Vediamo se un giorno riuscirò a farci un film”